L’obbligo di etichettatura ambientale degli imballaggi è stato nuovamente prorogato al 1° gennaio 2023 con la conversione in Legge n. 15 del 25 febbraio 2022 del decreto-legge n. 228/2021 (DL Milleproroghe).
I prodotti privi di etichettatura già immessi in consumo al 1° gennaio 2023 potranno essere commercializzati fino ad esaurimento delle scorte.
Il Ministero della Transizione Ecologica (MITE), ha predisposto le Linee guida sull’etichettatura ambientale degli imballaggi ai sensi dell’art. 219 comma 5 del DLgs 152/2006 e ss.mm, attraverso un decreto non regolamentare, divulgato a fine marzo 2022.
Questo documento tecnico, che tiene conto delle linee guida già proposte dal CONAI, ha l’obiettivo di supportare le imprese dal punto di vista operativo e gestionale per poter immettere sul mercato prodotti conformi alle nuove disposizioni.
Si precisa che il testo potrà essere aggiornato periodicamente, sulla base di nuovi interventi legislativi e di indicazioni tecniche derivanti da eventuali successive consultazioni o tavoli di lavoro con le associazioni di categoria.
Ricordiamo che per quanto riguarda i nuovi requisiti di etichettatura ambientale degli imballaggi si fa sempre riferimento al Decreto 116/2020, sia per il settore B2B che per il settore B2C. Per il primo, scatterà l’obbligo di indicare sugli imballaggi i materiali di composizione attraverso un codice alfanumerico come da decisione 97/129/CE, in vigore da settembre 2020.
Per le transazioni B2C, oltre a questo obbligo, sarà anche necessario applicare un’etichettatura sugli imballaggi per favorire la raccolta, il riutilizzo, il recupero e il riciclo e per fornire corrette informazioni al consumatore.
Per quanto riguarda le responsabilità per la fornitura delle indicazioni ambientali e le relative sanzioni è opportuno fare riferimento alla Circolare ministeriale del 17 maggio 2021.